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La storia del simbolo @

Oggi è il simbolo della Rete, l’elemento grafico che forse più di tutti ci fa pensare all’innovazione tecnologica e alla rivoluzione digitale. La sua storia è però paradossalmente molto lunga, ma non “lunga” in termini di lunghezza della storia di Internet, quanto piuttosto in lunghezza della storia della civiltà occidentale.

Così tanto?!

Sì, per capire quando nasce questo simbolo dobbiamo tornare indietro fino all’impero romano o, meglio, fino alla lingua dell’impero, il latino. @ deriva dalla preposizione latina “ad”, che significa “verso” con il senso di moto a luogo. I commercianti la utilizzano praticamente da sempre, e col tempo ne hanno mutato il significato: per i mercanti veneziani del VII secolo D.C., ad esempio, stava ad indicare l’anfora, che a quel tempo era l’unità di misura della quantità della merce (oggi in spagnolo è chiamata “arroba” e indica il peso di 25 libbre, pari a 11,502 kg), ma serviva anche per definire genericamente il contenitore della merce, ad esempio: “1 l acqua @ 1 bot vetro”. Per facilitare la scrittura delle due lettere, i mercanti iniziarono ad  inscrivere la “a” all’interno di un ricciolo circolare.

I popoli anglofoni mutarono il latino “ad” nel più amichevole (per la loro lingua) “at“, cambiando così il significato da “verso” a “presso”, mentre ad inizio ‘900 fu inclusa in alcune macchine da scrivere per indicare la dicitura “at a price of” (al prezzo di), e nel 1963 entrò a far parte del set di caratteri originali ASCII.

Nel 1972 Ray Tomlinson, l’ingegnere informatico americano che fu uno dei maggiori contributori dell’invenzione e della diffusione della posta elettronica, si trovò di fronte al problema di dover scegliere un carattere che separasse nei primi indirizzi mail il nome dell’utente dal nome del dominio. Il prerequisito fondamentale era che tale carattere non fosse ancora utilizzato negli username dei pochi indirizzi dell’epoca: lettere e segni di punteggiatura erano quindi fuori dai giochi, mentre la “chiocciola” si prestava benissimo all’uso.
Tomlinson al tempo lavorava per la Bolt Beranek and Newman, l’azienda fornitrice della gran parte del materiale necessario allo sviluppo di ARPANET, e riuscì quindi ad estendere l’uso del carattere a tutti i siti della Rete (che comunque non erano più di una dozzina).

Da quel momento l’utilizzo della chiocciola è diventato uno standard per qualsiasi indirizzo mail, e nel tempo un’usanza diffusa per abbreviare una preposizione di una lingua antica è diventata il simbolo della rivoluzione digitale.

Le chiocciole vanno piano, ma non per questo motivo il loro percorso è breve!