Blog
grafene

Grafene: il materiale del futuro, intervista a Marco Magrini

Marco Magrini, giornalista e appassionato di nuove tecnologie che ipoteticamente possano aumentare la qualità della vita in modo sostenibile. All’Internet Festival curerà due appuntamenti tra cui la tavola rotonda sull’utilizzo del “grafene”.

Intervista di Antonio Pirozzi

Ci racconta cosa è il grafene?
Le dico subito che la scoperta del “grafene” (materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio ) e le sue applicazione sono valse un premio Nobel per la fisica dieci anni fa; a oggi sono stati presentati già diecimila brevetti: i primi dalla Cina, poi dagli Stati Uniti e dalla Corea del Sud. Ha interessato aziende come la Samsung, la Apple e l’Ibm. Detto ciò è una di quelle scoperte che potrebbero cambiare il futuro del mondo.

Su cosa ci potrebbe essere d’aiuto?
E’ più leggero, flessibile e elastico e 200 volte più resistente dell’acciaio: quindi immaginate le aziende dell’aerei, navi ecc… Come conduttore di elettricità funziona meglio del rame ed è poi un eccezionale conduttore di calore. É quasi trasparente, ma è così denso che nemmeno l’elio, il più piccolo gas atomico, può attraversarlo. Queste proprietà superano ampiamente quelle di qualsiasi altra sostanza nota e permettono di pensare a questo materiale come l’elemento che rivoluzionerà il mondo dell’elettronica, del fotovoltaico e delle applicazioni sensoristiche. Un team di ricercatori ha sviluppato un metodo di utilizzare il grafene anche per filtrare acqua salata (ad esempio questa scoperta potrebbe contribuire a risolvere il problema della crescente richiesta d’acqua da parte della popolazione mondiale). Per quel che riguarda i prodotti commerciali, ad oggi, alcune racchette da tennis sono costruite al grafene.

Futuro sostenibile con il grafene?
Si, le promesse del grafene sono enormi. Se pensi che è un foglio di atomi molto leggero impercettibile. L’unico limite al momento è il costo della lavorazione attualmente ancora alto.

marco_magrini

Marco Magrini