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Luca Conti

Intervista a Luca Conti

Luca Conti, giornalista (collabora da anni per Il Sole24ore), blogger (www.pandemia.info, www.lucaconti.it),   consulente e formatore nel campo del social media marketing, è autore di “Fare business con Facebook” e “Lavoro e Carriera con LinkedIn”. Nominato da poco consigliere nazionale del WWF Italia, sarà tra gli ospiti dell’Internet Festival 2012 dove coordinerà tre incontri da non perdere sul binomio sostenibilità e rete, salute e social e tanto, tanto altro.

Intervista di Mariangela Della Monica

Partiamo dall’attualità, so che stai seguendo le Olimpiadi di Londra. Hai scritto in un recente servizio pubblicato da Class “Oro, Argento e Digital” che questi giochi sarebbero stati il più grande laboratorio hi-tech di sempre, una vera e propria sfida ai media tradizionali: a pochi giorni dal termine possiamo dire che è stato davvero così?

Presto per dirlo ma già alcune statistiche sono incoraggianti. Il giorno di apertura delle Olimpiadi di Londra Twitter ha visto un numero di messaggi pari a tutte le Olimpiadi di Pechino messe insieme. NBC ha numeri record di visioni delle dirette online dell’evento con incrementi del 300% e numero di visitatori provenienti da tablet e smartphone raddoppiato. Neanche a dirlo le due app di NBC per le Olimpiadi sono prima e seconda nell’App Store Apple. Tireremo un bilancio a evento concluso, ma certamente verrà ritoccato più di un record.

Dal 4 al 7 ottobre parteciperai all’Internet Festival che si terrà a Pisa. Coordinerai alcuni importanti incontri, tra cui quello dal titolo “In salute con i social media”. Il tema è molto originale, ci puoi anticipare qualcosa?

Quasi tutti i navigatori italiani usano Facebook, molti leggono blog e usano Twitter o Linkedin. Pochi ancora sono consapevoli di come questi e altri strumenti possono essere usati per monitorare la propria salute, motivarsi a cambiare comportamento e a vivere meglio. Questo incontro vuole aprire una finestra su queste opportunità, mostrando casi concreti e discutendo dati e tendenze internazionali. Ci sarà da divertirsi.

So che sei stato nominato da poco consigliere nazionale del WWF Italia. All’Internet Festival coordinerai un incontro nel quale guiderai i tuoi ospiti a riflettere sul legame tra internet e sostenibilità, puoi spiegarci come e se la rete possa servire a dare una mano all’ambiente?

Sono assolutamente convinto che la rete è ambientalista per natura. Oggi la usiamo, spesso ci lavoriamo, non al massimo delle sue potenzialità. Potremmo ridurre gli spostamenti inutili con il telelavoro, anche uno o due giorni a settimana. Potremmo fare più shopping e prendere decisioni di acquisto online, riducendo il giro dei negozi e l’uso dell’automobile. Possiamo leggere in digitale giornali, riviste e libri, senza bisogno di distribuirli e stamparli. Le opportunità sono numerose, ma non a costo zero. I computer che erogano servizi internet consumano corrente elettrica e dobbiamo vigilare perché siano alimentati da fonti rinnovabili ed efficienti. Siamo sulla buona strada.

L’Internet Festival sarà anche l’opportunità per parlare del rapporto tra internet e mondo del lavoro. I social come Twitter, Facebook, Pinterest possono davvero dare una mano per ‘fare business’? I social e le nuove figure professionali nate con loro, sono a tuo avviso una moda, un fenomeno passeggero o rappresentano il futuro nella comunicazione privata e di business?

Internet e i social media sono un sistema più efficiente e coinvolgente di comunicare, promuovere e in qualche caso vendere. Perché quindi dovrebbero essere una moda passeggera? Chi entra nel vortice non torna indietro perché non vuole più fare a meno dei vantaggi che tutto ciò comporta. Le bolle speculative possono scoppiare, l’enfasi può diventare quotidianità che non fa notizia, ma tra 10 anni saremo qui a dare tutto ciò di cui stiamo parlando come scontato e naturale. Meglio attrezzarsi fin da subito quindi, con gradualità e costanza, ma il fenomeno non può essere ignorato.