Claudia Attimonelli, ricercatrice in Teorie del Linguaggio e Scienze dei Segni, insegna Cinema, Fotografia e Televisione all’Università Aldo Moro di Bari; è stata responsabile delle attività artistiche e transmediali presso la Mediateca Regionale Pugliese dove ha fondato e curato MEM, Mediateca Emeroteca Musicale, un progetto sull’iconografia delle riviste musicali contemporanee.
I suoi interessi di studio si disseminano fra arte, corporeità, media, moda e musica attraverso la sociosemiotica, la visual culture, i media studies e la fashion theory.
Collabora come curatrice con gallerie d’arte e teatri italiani. Ha curato un ciclo di workshop sulla fotografia e visual culture per gallerie e mediateche intitolato: Dialoghi intorno alla fotografia. Con V. Susca ha curato l’evento: Da Man Ray ad Instagram. Una conferenza fotosonora (Ostuni 2014), di recente insieme hanno curato l’esposizione di fotocollage di Madame, intitolata “Baby, your love shot me down” (Traffic Gallery, Bergamo). Da anni fa parte del comitato di redazione della rivista Les Cahiers Européens de l’Imaginaire.
Tra le sue più recenti pubblicazioni: Anatomie Baroque (2015), Le désavenir du temps (2014); To be continued. I destini del corpo nei serial televisivi (2011); L’artista è un eroe mediale (2010); Techno. Ritmi afrofuturisti (2008). Nel 2011 ha curato ed è autrice di due volumi fotografici, il primo dal titolo Underground Zone. Dandy, punk, beautiful people (2011) e il secondo, di taglio lirico-letterario intitolato Le Vergini, con Corpicrudi.
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