Con gli home computer giocavi, ovvio. Li usavi per scrivere e far di conto, disegnare e navigare (via modem, sulla rete dei bullettin board, internet c’era, ma era per militari e ricercatori). Ma, soprattutto, li accendevi ed eri di fronte a un sistema programmabile, la curiosità di costruire programmi ti veniva, come un gioco al pari di Meccano o Lego. Una generazione di informatici è nata così.
A cura di Giovanni Cignoni e del Museo degli Strumenti del Calcolo.
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