Connettersi alla grande Rete americana, ARPANET.
Era un sogno che in pochissimi, nel 1986, erano capaci di fare. 26 anni fa; non sembrano tanti, ma il mondo era molto diverso e l’umanità viveva senza (inter)connessione. Fortunatamente a Pisa c’era un gruppo di ricerca all’interno dell’Istituto CNUCE del CNR che era fra i più avanzati in Europa, che era stato in Massachusetts a lavorare a contatto con quelli che poi sarebbero stati gli scienziati considerati i padri di Internet.
Se quella prima connessione poté essere instaurata lo dobbiamo agli investimenti effettuati in Italia dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Nonostante la burocrazia e gli intoppi, il governo americano acquistò i macchinari necessari ad effettuare l’allacciamento. Fu così che a due passi da Piazza dei Miracoli avvenne un vero piccolo miracolo. Il primo ponte virtuale transoceanico italiano veniva creato, e così l’Italia diventava il terzo paese d’Europa (dopo Norvegia e Inghilterra) ad allacciarsi.
I protagonisti di quel primo passo e dei successivi passi dell’Italia all’interno della Rete sono gli stessi che oggi lavorano per realizzare l‘Internet Festival: la costola pisana del CNR, Registro.it, l’Istituto di Informatica e Telematica e in generale tutto il sistema accademico e di ricerca dell’area di Pisa sono stati la ricetta che ci ha permesso di essere pionieri della Rete. Tra questi ricordiamo Luciano Lenzini, al tempo responsabile del reparto reti entro il CNUCE ed oggi docente del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione della Universita’ di Pisa, Blasco Bonito, al tempo responsabile tecnico dei collegamenti di rete via satellite, oggi in quiescenza e Stefano Trumpy, al tempo Direttore dell’Istituto CNUCE ed oggi associato di ricerca nello IIT.
Ecco il racconto che Luciano Lenzini rilasciava un anno fa a Repubblica in occasione dell’edizione 2011 del Festival.
Qui sotto invece l’intervista rilasciata al TG3 da Blasco Bonito, il primo italiano della storia che si è connesso ad Internet.
Foto in evidenza di Steve Rhode