La proposta musicale di IF 2014 parte da una riflessione sulla parola chiave del festival, #materia-prima. Un’attività che ha sempre accompagnato l’evoluzione dell’uomo, dal sapiens al technologicus, è quella della creazione di nuova energia attraverso la trasformazione e manipolazione della materia. In questo caso abbiamo preso in considerazione come materia prima quella sonora, e il legame con l’Africa e l’origine della musica (e dell’uomo) è stato inevitabile. I cinque progetti rappresentano e declinano, in modo differente, la trasformazione e la manipolazione della materia prima sonora, restituendo cinque visioni estetiche e musicali che procedono per gradi di astrazione progressivi.
Lo stesso programma musicale si sviluppa per gradi di astrazione, dalla semplicità e concretezza della voce di Mari Kvien Brunvoll, all’astrazione delle scomposizioni afrobeat di Débruit, passando dal pianoforte di D’Andrea, dallo ngoni di Sissoko, dal vibrafono e dalle percussioni dei Mop Mop.
Questi ingredienti primari vengono trasformati e manipolati per creare un contenuto artistico nuovo attraverso un linguaggio che non è mai la mera somma di due modalità di espressione differenti, ma un’effettiva sintesi dialettica che aggiunge energia e nuova materia musicale laddove non c’era.
In questo panorama il know-how della club culture si unisce alla tecnica del jazz, i riferimenti accademici a quelli della militanza urbana, le sonorità dell’alba a quelle del tramonto, facendo interagire linguaggi apparentemente distanti, ma accomunati dalla reciproca voglia di esplorarsi e allargare i propri orizzonti, conservando sempre la consapevolezza del proprio percorso.
La direzione artistica e di produzione del programma musicale è a cura di Toscana Musiche ed ExWide. Le serate di giovedì 09 e venerdì 10 ottobre si avvarranno della collaborazione della trasmissione Musical Box di Rai Radio 2, i concerti saranno registrati e trasmessi in podcast. Il concerto di domenica 12 è organizzato in collaborazione con iOFF Festival.